giovedì 24 giugno 2010

...0.9...

Aveva appena staccato dal lavoro.
Poco prima era andata con un'amica/collega a prendere qualcosa.
E ora era in casa.
Aveva gli occhi assonnati e sentiva anche forti fitte alla schiena.Le stava bene!Aveva voluto sollevare 30kg di birra per fare la forzuta avanti al tipo con l'R6?Dunque le stava bene.
Ma nonostante le mattate adolescenziali,lei aveva un solo pensiero in testa.
Non riusciva a cancellarlo e sapeva che facendo quella scelta avrebbe segnato il suo destino.
Come se non bastasse le incominciava a mancare qualcosa,qualcosa di cui volentieri avrebbe fatto a meno.
Si accese una sigaretta e aprì la chat.
Non c'era nessuno(ovviamente,erano le 3 di notte chi si aspettava di trovare?)
Il telefono fermo accanto a lei.
Nessun avviso di chiamata,nessun SMS.
Niente di niente.
Non sapeva come comportarsi.Tacere o agire?
Nel dubbio iniziò a scrivere....e scrivendo riassunse i suoi ultimi 20 minuti.
E scrivendo esternò il suo dubbio sul suo destino...
E scrivendo mostrò la sua indecisione sull'agire o il patire.
Ma tacendo rischiava veramente di mandare tutto in frantumi?
Il castello che da quasi 18 anni stava costruendo?Era giusto che crollasse così improvvisamente?
Si affidò alla notte,sperando che portasse realmente consiglio.
E sperò di svegliarsi trovando un SMS sul cellulare,anche solo per dare il buon inizio alla giornata.


...C.

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