lunedì 31 agosto 2009

...0.7..

Soldier



Era una calda,afosa mattina d'estate.
S. si svegliò e si guardò intorno.Il bungalow dove si trovavano cominciava a a sembrargli un posto triste.Dura la vita per un soldato.
S.,poi,era così giovane,appena 19 anni.E,fin da quando era bambino,sognava di fare il soldato.
Coronò il suo sogno.
Ma,in quel momento,stava capendo che la vita del soldato è tutt'altro che facile.
Meditava sulla sua vita,su quello che era.Pensava alla sua K.e a quello che si erano detti prima che lui partisse....


---flashback---
Era una fresca mattina di primavera.
S.si svegliò con accanto la sua amata K.
Che nottata meravigliosa avevano passato quei due giovani amanti,nessuno dei quali avrebbe mai potuto resistere senza l'altro.
Qando K.si svegliò S. prese coraggio e le diede la notizia"sarebbe partito un paio di mesi dopo,si stava avverando il suo sogno di diventare soldato."
K.lo guardò negli occhi.Non saprei se in quel momento piangesse per rabbia o per dolore.So solo che scoppiò in lacrime...
S.non sapeva come comportarsi.La amava e lei amava lui.
Ma per K.,nonostante il fatto che S.stava per realizzare il suo più grande sogno,non riuscì ad essere felice.SI rivestì,chiuse la porta alle sue spalle e se ne andò.
S.sentì un pugno allo stomaco.Ebbene sì sul viso di quel giovane americano scesero cascate di lacrime.Non aveva mai pensato che partendo per la guerra avrebbe dovuto abbandonare la sua amata.
Lei tornò da lui qualche giorno dopo con un piccolo regalo.S.aprì il pacchetto.Dentro c'erano die braccialetti dentro cui,i due giovani,infilarono un bigliettino a testa con scritto uno il nome dell'altro.




Quella mattina d Agosto S.osservò il braccialetto e pianse.
Si alzò,si fece una doccia,indossò la tuta da marine,si infilò gli scarponi,li allcciò.


Allacciò gli scarponi.


Impugnò il mitra,mise il casco.Uscì dal bungalow e salì in macchina.
Era impaurito,spaventato da quello che l'aspettava.Guardòil braccialetto.Lei gli mancava,gli mancava da morire.
Pensava che quando stava con lei il resto non esisteva.
Pensava che ora,invece,era in procinto di scendere dalla macchina e di intervenire in un conflitto a fuoco.
Avrebbe ucciso tante persone.Aveva paura di quello.
Ma,quando scese dalla macchina,la paura prese il sopravvento su coraggio.
RImase inerme.Guardò il bracciale e strillò il nome di lei.
In quello stesso momento un colpo lo raggiunse,prendedolo fra il collo e la spalla.

Vide tutto rosso.C'era tanto sangue.







A K.qualche giorno dopo,fu recapitato un pacco.
Dentro c'era il braccialetto di S.con un altro bigliettino..."Ti amerò per sempre".


Lei sparì dopo il funerale di S.e per un po'di tempo nessuno ebbe più sue notizie.
Fin quando un giorno,andata a trovare mio fratello S.al cimitero,vidi che affianco alla sua tomba ce n'era un'altra.Su entrambe c'era appeso un braccialetto.
Erano lì,tutti e due,insieme,per sempre.




...C

sabato 29 agosto 2009

...0.6...

solitamente non cito mai nessuno...
ma stavolta faccio un'eccezione alla regola postando il testo della canzone più bella e profonda,a mio parere,del re della musica:Michael Jackson.
Oggi sarebbe stato il suo compleanno....non mi è mai mancato così tanto uno"sconosciuto"...sì...perchè alla fine era uno sconosciuto...ma per lui ho pianto come se fosse parte della mia vita.
Addio Michael....
Tanti auguri di buon compleanno^_^

29/8/1958-25/6/2009


Una volta mi trovavo completamente sola,persa in un mondo di stranezze.Nessuno di cui potersi fidare c'era intorno a me,ero sola e tu improvvisamente
apparisti.Era tutto scuro,prima,ma ora è così chiaro.Tu hai allontanato le mie paure e mi hai fatto rinascere. Tu sei il sole e mi fai splendere anche più delle stelle che brillano la notte.Sei la luna che
illumina il mio cuore.Sei il mio giorno,la mia notte,il mio mondo...TU SEI LA MIA VITA.Ora mi sveglio tutti i giorni con questo sorriso sulla mia faccia.Più nessuna lacrima,più nessun dolore,perchè tu mi ami.Tu mi aiuti a capire che l'amore è
la risposta a tutto quello che sono,e sono una persona migliore,me lo hai insegnato attraverso la tua splendida vita.Mi hai dato la forza quando non ero forte,mi hai dato la speanza quando ogni speranza era persa,hai aperto i miei occhi quando non potevo
vedere...l'amore era sempre qui ad aspettare me....






...C

venerdì 28 agosto 2009

..0.5...

...Angeli...



Gli angeli.
Me li sono sempre immaginati stupendi.
Nei miei pensieri,per senito dire,erano esseri ermafroditi,dotati di ali,con occhi grigi e capelli biondi.Me li immaginavo proprio così.
E invece,mi sbagliavo.
Io ne conosco di angeli...tanti...circa una decina
Ebbene,non sono ermafroditi,non hanno capelli biondi ed occhi grigi,ma nonostante non abbiano le ali riescono a farmi volare al di sopra delle nuvole.
Sono i miei 10 angeli.Miei e basta.
Con loro ogni momento è ambientato in paradiso.C'è una situazione di serenità allucinante.Giuro mi sento al di sopra delle nuvole...
E mi sento anche in dovere di dire che in quest'ultimo periodo un angelo mi è stato accanto più degli altri,che ora sono lontani.Quest'angelo mi ha fatto compagnia quando mi sono sentita sola,mi ha fatto sorridere mentre piangevo.Quest'angelo porta il nome di Alessia.
Sembra una cosa banale e scontata,ma nel mio piccolo vorrei ringraziarla per tutto quello che sta facendo.è vero c'è un altro angelo che lo fa da tempo e continua sempre a farlo.Ma ora,c'è da dire,Alessia merita un ringraziamento particolare.Senza declassare gli altri eh,sia ben chiaro.
Tata....grazie di essere al mio fianco.Ti voglio bene...



ah,dico qualcosa a chi legge.Nel mio post precedente ho scritto"non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere".Beh sono certa che qualcuno leggendo avrà pensato"anche io vorrei un angelo al mio fianco"ebbene,a te che leggi dico:basta che alzi gli occhi e vedi che ne sei circondato/a.




...C

giovedì 27 agosto 2009

...0.4...

...


Ma tutto questo cos'è?Cos'è il mondo che ci circonda?
Viviamo in qualcosa di troppo grande e losco per essere compreso.Alcuni di noi,i più,sono ciechi.Non vedono,o non vogliono vedere,ciò che si nasconde dietro il viso delle persone che incontrano ogni giorno.
Un esempio.
Mi è capitato,una mattina,per caso,di prendere il treno per giungere alla capitale.
Giuro non mi sarei mai aspettata che così tanta gente,quella mattina,fosse alla stazione per prendere il treno.Beh,ragionandoci un po'su...loro non si trovavano lì alla stazione solo quella mattina.Tutte quelle persone prendono quel mezzo ogni giorno per raggiungere chi il proprio posto di lavoro,chi un parente in ricovero.
Ebbene guardando i visi delle persone iniziai a pensare"chissà cosa fanno nella vita?"...fatalità...il caso volle che la donna seduta al mio fianco notasse una vena di perplessità nei miei occhi che fissavano le persone in piedi,vicino alle porte.
"cosa c'è?qualcosa che non va?"
Mi sentii in tremendo imbarazzo.
"no è che...pensavo"
e così,una cosa tira l'altra,finimmo a parlare della vita della giovane donna seduta al mio fianco,R.
"R. aveva avuto una vita felicissima.Una famiglia che la seguiva tantissimo,soddisfazioni in ambito scolastico e lavorativo,nonchè la fortuna di avere un marito che l'amava e se ne prendva cura come fosse il diamante più grande e splendente sulla faccia della terra.
Aveva avuto proprio tutto.
Ma,un bel giorno,rimase incinta.Notizia splendida,direi nella mia incoscienza.
Un bambino.Quello che lei aveva sempre desiderato,era finalmentegiunto nella sua vita.
Poi successe una cosa.Era al quinto mese di gravidanza,mi pare di ricordare.Una mattina,una delle tante,si diresse al supermercato per fare spese.Quel giorno le rovnò l'esistenza.Un delinquente entrò nel supermercato e cominciò a seminare terrore fra i presenti.Lei si trovava alla cassa,con il portafogli in mano,pronta per pagare la spesa.Il bastardo,figlio di puttana,iniziò ad alterarsi e a sbraitare contro la cassiera.Gesticolava in modo alquanto violento...e bastò una frazione di secondo...ad R.arrivò un pugno fortissimo,proprio al centro della pancia.
Per il dolore,o forse per la paura,svenne.
La portarono immediatamente al pronto soccorso.Lei si svegliò che aveva affianco a sè il marito ed il medico.Non sapeva perchè ma in quel momento le scese una lacrima.
Ascoltò speranzosa le parole del medico.pronunciò la frase più brutta che una madre possa mai sentire:"Il suo bambino ha subito una lesione alla testa.Non sappiamo se sopravviverà.E se lo farò,non sappiamo in che stato nascerà.
Passarono gli altri 4 mesi.
Nacque E.,il suo bambino.
Cieco ad un occhio,un braccio più piccolo di un altro,una parte del cervello lesionata.
Ebbene il figlio di R.non avrebbe mai avuto una vita serena,come quella di tutti gli altri bambini.
Passò gran parte della sua infanzia in giro per ospedali.Ma non c'era motlo da fare."
Rimasi commossa dal racconto della donna che era seduta al mio fianco.
Lei,tutte le mattine,pendeva il treno per andare a Roma,al cimitero,a fare visita al suo piccolo E.,morto a soli 3 anni.
Voleva accudirlo come avrebbe fatto se lui fosse stato in vita.Lo amava come se ancora fosse in vita.

Ero imbarazzatissima.Vedere gli occhi di quella donna così tristi ma allo stesso tempo così forti credo mi resero diversa.Sì,quell'incontro mi cambiò la vita.
è proprio vero...non c'è peggior cieco di chi non vuo vedere.E io,quella mattina,aprii i miei occhi e capii che non tutti hanno avuto la fortuna di una vita...




...C

mercoledì 26 agosto 2009

...0.3...

Era un uomo vestito di nero con un cappello in testa...anch'esso nero

andava in giro con una valigetta di cuoio nera dentro cui portava una bambola.
Ad ogni suo spettacolo riceveva complimenti per le sue performances.
Era legato a quella bambola,nonostante fosse inanimata.Amava quella bambola ed era gelosissimo.
Viveva per fare il burattinaio...anzi burattinaio sarebbe troppo generico.Viveva per quella bambola.
Una notte,però,durante uno spettacolo,successe qualcosa di impervisto.
Una bambina del pubblico,vista la bambola,rimase colpita e cominciò a chiedere insistentemente al padre di regalargliela.
L'uomo vestito di nero si accorse di quello che stava succedendo;ma continuò il suo spettacolo.



Finita la performance l'uomo ritirò la sua bambola.La spazzolò,le cambiò l'abito e la mise nella sua custodia.
Avrebbero ricominciato un viaggio insieme.
Ma,ad un tratto,qualcuno raggiunse l'uomo vestito di nero.Egli lo riconobbe subito:era il padre della bambina.
"Gliela pagherò oro.Tanto quanto vuole lei.Ma quella bambola deve essere mia".
L'uomo,spiazzato dalla richiesta,indossò il suo impermeabile e uscì dalla stanza dove si trovava.
Ma,ad un tratto,si girò verso l'uomo."Accetto la sua proposta".
Il padre della bambina prese un assegno e lo firmò.Lo lasciò bianco e lo consegnò all'uomo vestito di nero.
Questi prese un paio di forbici e cacciò la bambola dall valigetta.Coraggiosamente tagliò i fili della sua piccola cretura e la consegnò al padre della bambina.Tenne con sè una ciocca dei rossi capelli della bambola.
Poi si girò e uscì silenziosamente.



Due giorni dopo la notizia era su tutti i giornali.
Era stato trovato,sulla panchina di un parco,il corpo senza vita di un uomo.Non si sapeva chi fosse.L'unica particolarità che la polizia aveva rilevato era una ciocca di capelli rossi nlla mano sinistra dell'uomo e un paio di forbici in quella destra.Il volto non esisteva più.








....C

...0.2...

---Pensiero---

talvolta non sei in grado di capire quello che ti succede..."sogno o son desto?"chiedeva qualcuno tempo fa...
vivi momenti,attimi,indimenticabili...
sono sogni?o è la realtà?
e tu?tu cosa sei?sogno o realtà?



...C

lunedì 24 agosto 2009

...0.1...

---Story---

Una mattina...una delle tante mattine nell vita di una persona...
una mattina mi svegliai.Erano,mi pare di ricordare,le 6.41.
Il cielo stava iniziando a schiarirsi.
Sta arrivando un nuovo giorno.
Mi alzai faticosamente e andai a farmi una doccia fredda,congelata.
L'acqua fresca sulla testa è così piacevole in una calda mattina estiva.
Quell'estate era molto paticolare...anche di notte il caldo ti soffocava.

Uscii dalla doccia e seguii il mio rituale mattutino:make up,vestiti,out.

Quella mattina avevo la sensazione che durante il giorno sarebbe successo qualcosa di eclatante.Ma non diedi tanto peso alla cosa.
Indossai un pantalone corto nero con un top bianco.Portai con me il coprispalla,pur sapendo che non mi sarebbe servito a niente.Infilai un paio di sandali bianchi,comprati durante il viaggio a Berlino.Uscii di casa.Il gatto venne a salutarmi vicino la porta...si strusciò aorevolmente contro la mia caviglia destra e poi si girò e andò in casa.
Chiusi a chiave la porta d'ingresso.

Misi in moto la mia auto,una Corvette zr1 Grigio perla.
Ero soddisfatta di quella macchina...avevo lavorato duro per ottenerla.
Uscii dal cancello...aspettai che si chiudesse alle mie spalle e poi partii.



Giunsi al CAFé.
Ordinai un caffè freddo.
Era quello che facevo tutte le mattine.Ma quel giorno c'era qualcosa che mi turbava.
Mi girai inorno...vidi i volti di sempre.
Al tavolo infondo a sinistra il gruppetto di anziane donne,tutte vestite eleganti,che ordinavano ogni mattina caffellatte con cornetti.
Infondo a destra,invece,un gruppo di uomini in carriera,pronti per una nuova giornata di lavoro.Loro cambiavano ordinazione ogni mattina.
Al tavolo vicino alle scale,invece,c'era un giovane alto,moro,dagli occhi di colore grigio chiaro.Lui era un tipo solitario.Tutte le mattine entrava al CAFé e sedeva da solo a quel tavolino,vicino alle scale.Lo fissai profondamente e credo che mi incantai.Non so nemmeno io cosa mi stesse succedendo,so solo che in quel momento fui rapita dai suoi occhi.
Lui mi fissava.Quando presi coscienza del fatto che lui mi stesse osservando,imbarazzata,abbassai lo sguardo sul tavolo e attesi che la cameriera mi servisse il caffè.
Lo sorseggiai in fretta.Posai 2 € e uscii dal CAFé.

Andando al lavoro ripensai agli occhi di quel tale,bello come il sole.
Giunsi al lavoro.Sedetti pensierosa alla mia scrivania.
Aprii il cassetto,presi l'agenda.Quel giorno avrei avuto un colloquio molto importante con il proprietario di un'altra azienda in città.

Passai la giornata a pensare a quel tale...



....to be continued....










...C

venerdì 21 agosto 2009

...0.0...

ho creato un blog in cui poter condividere la mia passione per la scrittura...
ho creato un blog nella speranza che qualcuno mi noti...
ho creato un blog...e l'ho chiamato"mente,mani e tastiera"perchè nel momento in cui scrivo non c'è connessione fra mente e cervello...scrvo tutto quello che mi passa per la testa,senza pesare le parole...e basta....


...perchè l'unico modo per dar vita ai propri sogni è scriverli...



...quel che scriverò sarò tutto nuvo..non avrà nulla a che fare con la mia vita...tutto sarà frutto della mia immaginazione...se si parla di storie....
...talvolta scriverò delle"pagine di diario"...per condividere pensieri...
...altre volte farò qualche descrizione...
...si troverà un pizzico di me ovunque...





...C.